La nostra storia

Le colline Novaresi sono situate nella parte nord-orientale del Piemonte. Partono dalle Prealpi del Monte Fenera e del Mottarone e declinano tra i fiumi Sesia e Ticino. In questa terra ricca di tradizioni e di cultura, punto di raccordo tra la modulazione alpina del massiccio del Rosa e la pianura novarese, dove le risaie cedono il passo ai vigneti, sono nate la cantina sociale di Oleggio e la Cantina Sociale dei Colli Novaresi a Fara Novarese.

Del settembre 1999 è la fusione tra le due cantine, che ha dato vita all’attuale Cantine dei Colli Novaresi. Essa copre un vasto territorio situato nei comuni di Fara, Sizzano, Ghemme, Briona, Cavaglio d’Agogna, Cavaglietto, Barengo, Suno, Romagnano Sesia, Bogogno, Gattico, Marano Ticino, Mezzomerico, Vaprio d’Agogna, Veruno, Oleggio, Casale Montecchio e S. Cristina di Borgomanero. Tutte aree tradizionali di coltivazione a vigneto.

La cantina sociale di Oleggio era nata nel 1891 da Bernardino Balsari, volontario nella terza guerra d’indipendenza al seguito di Garibaldi. Viticoltore appassionato, Balsari convinse pochi altri viticoltori a produrre e vendere il vino in comune, facendo nascere così la prima cantina sociale d’Italia. Intuì con incredibile anticipo sui tempi che per migliorare la qualità del vino bisognava ridurre la produzione delle viti. Sperimentò perciò, in contrapposizione agli altri vignaioli, alcune tecniche di diradamento, producendo uva migliore anche se in minore quantità, e quindi vini migliori e di qualità costante. La costituzione della Cantina Sociale consentì di ridurre i costi di produzione e di attendere il momento più vantaggioso per commercializzarlo ricavando così maggiori utili da ripartire fra i soci.

 

Era il 1954 quando a Fara Novarese, sulle colline vicine al fiume Sesia, 91 viticoltori scelsero la via della collaborazione, impegnandosi al totale conferimento della produzione – regola fondamentale per puntare sulla qualità –  facendo nascere così la Cantina Sociale dei Colli Novaresi.

In questa terra, dalla millenaria tradizione vitivinicola, già venti secoli or sono, Plinio il Vecchio scriveva delle viti che ricoprivano le nostre colline e che fornivano buon vino, come testimoniano alcune olpe (brocche in terracotta per mescere), trovate proprio a Fara Novarese, ora conservate nel museo archeologico di Novara e alcuni affreschi trovati nella chiesa più antica di Fara Novarese risalenti al 1400.

L’attuale cantina di trasformazione e lavorazione del vino è quella a Fara Novarese. La prima cantina di Oleggio, ancora intatta e visibile dalla circonvallazione di Oleggio, venne sostituita nel 1956 da una nuova, più moderna, costruita poco distante. Questa venne poi venduta e demolita nel 1999 dopo la fusione con Fara. Ne è rimasta solo una parte sotterranea adibita a museo. Poco distante viene aperto un importante punto vendita.

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